Tra Derive e Movimenti

Laura Mircea è nata in Romania il 9 giugno 1979, vive e lavora a San Pier d'Isonzo.
Alla fine degli anni '90 si trasferisce in Italia dove segue alcuni corsi di pittura frequentando assiduamente come assistente gli studi di artisti friulani dove riesce ad apprenderne tecniche e significati culturali, creando però opere con una sua spiccata personalità. E' un artista materica che fonde pittura e scultura, trasformando la materia in un linguaggio espressivo che raconta la bellezza e la fragilità del nostro pianeta. Il suo lavoro si distingue per l'uso di materiali naturali e minerali come quarzo, topazio, ematite, polvere di roccia vulcanica, ruggine vera e verde rame, elementi che non solo conferiscono unicità alle sue opere, ma simboleggiano anche il cambiamento e la trasformazione della Terra nel tempo.
Fin dai suoi esordi, Mircea ha sviluppato un'arte che va oltre la semplice rappresentazione visiva: le sue opere sono mappe concettuali del mondo, raccontano la deriva dei continenti, i collegamenti invisibili tra i popoli, le reti di comunicazione sommerse, ma anche i segni lasciati dall'uomo sulla natura, come le isole di plastica negli oceani.
Attraverso il suo ciclo artistico della Deriva dei Continenti, Mircea indaga la connessione tra il mondo fisico e quello umano, esprimendo con forza il bisogno di equilibrio tra uomo e natura.
L'opera più rappresentativa della sua ricerca è il Mappamondo a forma di cuore un simbolo potente di pace, unione tra i popoli e consapevolezza ambientale. La forma del cuore, che racchiude i continenti, diventa un invito a superare barriere e divisioni, per riconoscerci come parte di un unico organismo.
SCULTURE
ORIZZONTE RIFLESSO
La scultura in resina lucida cromata come un frammento del futuro, design e geologia si fondono in un oggetto d'arte che vibra tra futuro e passato. Un riflesso di qualcosa di più grande, eppure intimamente nostro.
Su ogni lato i continenti emergono in rilievo, materici e neri modellati con polvere di roccia vulcanica e quarzo resinato vetrificato. La loro presenza ruvida contrasta con la superficie liscia, evocando l'attrito tra bellezza e ferita, tra natura e civiltà.
La base ruotante ne amplifica il senso di movimento e ciclicità, come se la Terra stessa scorresse lentamente sotto lo sguardo dell'osservatore.
Un'opera che non rappresenta solo il pianeta , ma lo reinterpreta con la sensibilità di chi lo conosce attraverso la materia: Laura Mircea plasma la geografia come emozione e il cubo come metafora dell'equilibrio instabile del nostro tempo.
Scultura in legno materica, ruvida e antica come la terra stessa. Ogni lato ospita un continente, modellato in rilievo con polvere di roccia vulcanica, quarzo resinato, incastonato su una superficie ricoperta di metallo ossidato e terra corrosa nel tempo. La struttura è compatta ma vibrante, fatta di legno trasformato e memoria geologica. L'opera ruota su se stessa, come il mondo, e rivela la fragilità nascosta dietro l'apparente stabilità. Un equilibrio fra materia grezza e gesto scultoreo, dove la geografia diventa carne, e il tempo si incarna nella ruggine, nei graffi, nelle incrostazioni.
Questa scultura non rappresenta semplicemente il mondo : lo racconta, lo ferisce e lo protegge, nel linguaggio fisico e poetico di chi sa plasmare la materia come estensione dell'anima.
La scultura consumata dal tempo, in cui i continenti emergono come cicatrici scure sulla pelle arsa e vibrante. La materia racconta la storia della Terra, ma anche la nostra: erosione, memoria, resistenza.
GEOS
GALLERIE DI RIFERIMENTO








FIERE

L'opera più rappresentativa della mia ricerca è il Mappamondo a forma di Cuore un simbolo potente di pace, di amore, unione tra i popoli e consapevolezza ambientale.
La forma del cuore, che racchiude i continenti, diventa un invito a superare barriere e divisioni, per riconoscerci come parte di un unico grande organismo.
Questo lavoro non è solo una rifessione sull'armonia tra i popoli, ma anche un messaggio di speranza, soprattutto in un momento storico segnato da sfide globali come surriscaldamento climatico, i conflitti e le divisioni sociali. In un mondo che spesso sembra essere separato da barriere fisiche, culturali e politiche, il mappamondo a forma di cuore invita a guardare oltre le differenze, a riconoscere che, in fondo, siamo tutti legati dallo stesso destino.






